L’assessore De Bortoli: "Con il Polo Young investiamo sui giovani. Il sacrificio degli alberi scelta dolorosa ma verrà ripagata"

8' di lettura 25/08/2023 - «L’Ex Fiera, come dice il nome stesso, non è nata per essere un impianto sportivo. Questa è la funzione che ha acquisito nel tempo, diventando ciò che è oggi: un polo sportivo fondamentale per la città, cardine dell’attività di 17 associazioni sportive per quasi una trentina di discipline.

Questa “conversione funzionale” ha portato nel tempo a numerosissimi adattamenti posticci, che anno dopo anno si sono sovrapposti per rispondere alle esigenze più varie di adeguamento e manutenzione. Anche questa Amministrazione, in assenza di altre possibilità, ha contribuito negli anni passati ai tanti interventi puntuali su una struttura che è arrivata a fine corsa. Un ambiente che costringe i suoi utilizzatori a convivere con spazi non funzionali, vetusti, logori. Una struttura obsoleta e del tutto inadeguata al ruolo fondamentale che oggi svolge per la città.

Con il PNRR, si è presentata per la prima volta la possibilità che questa Amministrazione aspettava per realizzare un sogno: poter creare ex novo una struttura che fosse immaginata, pensata, progettata fin dall’inizio per essere un grande polo sportivo dedicato ai giovani e alle famiglie. Quindi un luogo concepito a partire innanzitutto dalle esigenze delle associazioni sportive che lo utilizzano, dei giovani che lo frequentano, ma anche di tutto quel pubblico di genitori e familiari che gli gravitano attorno.

Il consigliere Marco Salvador sostiene che è stato necessario sacrificare gli alberi per rispettare gli standard imposti dal sottoscritto. Con il paradosso poi – dice lui – che gli spazi dedicati allo sport non aumenteranno.

Questa affermazione è falsa.

Come assessore allo sport, ho chiesto fermamente ai progettisti incaricati che la nuova struttura garantisca spazi perfettamente adeguati da dedicare alle attività sportive, affinché tutte quante le predette attività e le associazioni attualmente presenti nell’Ex Fiera possano trovare adeguata collocazione nei nuovi impianti.

Naturalmente questi spazi dovranno essere, non solo adatti rispetto alle funzioni che sono chiamati a svolgere, ma dovranno anche garantire tutte le omologazioni necessarie per le diverse attività sportive, oltre che alti livelli di sicurezza e in generale standard di qualità tesi all’eccellenza.

Il consigliere Salvador evidenzia poi la presenza di un “bar di 140 metri quadri” lasciando intendere che si tratta di un inutile capriccio.

Affermazione sbagliata e fuorviante. La nuova struttura è concepita non solo come una serie di spazi adibiti all’attività sportiva, ma come vero e proprio polo dedicato ai giovani e allo sport. Polo Young, appunto. Sarà dotata quindi di tutta una serie di servizi che attualmente mancano e di cui si sente la mancanza: innanzitutto una reception per accoglienza e informazioni e degli spazi dedicati all’attesa (genitori che aspettano i figli o figli che aspettano i genitori). Ci sarà anche una “hall of fame” per ricordare i campioni olimpionici del nostro territorio. E naturalmente, assieme a tutto questo, anche un punto ristoro, come è normale in una struttura di tale portata, che possa svolgere anche funzione di club house, nella quale gli atleti e non solo loro, possano incontrarsi, fermarsi dopo le partite o gli allenamenti, dove si coniughino spirito di aggregazione e valori sportivi.

Tutto questo non è “un bar da 140 metri quadri”, ma sono spazi che rendono il Polo Young qualcosa di nuovo, diverso e non comparabile con l’Ex Fiera esistente. Un luogo pensato in base alle esigenze di quelli che sono i suoi utenti: le società sportive, i giovani, le famiglie. Quindi capace di svolgere nuove funzioni, completamente a norma, accessibile, sicura. E necessariamente più grande.

Ancora, nei suoi recenti attacchi al sottoscritto tramite la stampa e i social network, Salvador sostiene che le società sportive si dichiarano favorevoli al progetto perché in qualche modo tenute sotto scacco da questa Amministrazione comunale.

Fra tutte, questa è la presa di posizione che più mi dispiace, perché in tal modo il consigliere di minoranza dimostra non solo di non conoscere il mondo di cui parla, ma perché manca di rispetto verso coloro che sono i grandi protagonisti e fautori dell’attività sportiva dei nostri giovani. Realtà che lavorano ininterrottamente e su base volontaristica con una dedizione e una passione di cui dobbiamo sempre ricordarci. E dare loro il rispetto che meritano.

Non è accettabile la bassa insinuazione che fa Salvador, di un rapporto con l’Amministrazione basato sulla forza, o peggio ancora sostanzialmente sul ricatto (ho letto ciò che ha scritto su Facebook facendo riferimento improprio alla Corea del Nord!). Le società sportive dell’ex Fiera, così come tutte le associazioni sportive della città, sono soggetti encomiabili, instancabili, che fanno e hanno fatto tantissimo per la città, benché in una struttura che ha troppi anni sulle spalle e non più adeguata.

Sono collaborative? Sì, lo confermo, ma non sono suddite. È estremamente scorretto nei loro confronti liquidarle come tali. Sono contente di questo cambiamento? Sì, ve lo posso confermare, anzi ci ringraziano per l’energia che stiamo mettendo in questo progetto. Anche se sono ben consce che nell’immediato si prospetta per loro un periodo di grande sacrificio.

Sono realtà capaci, attive, competenti e organizzate, che hanno con l’Amministrazione un rapporto di collaborazione, ma sempre molto schietto, e che teniamo in massima considerazione.

Dovrebbe essere chiaro che per me, assessore allo sport, non possono essere che loro i primi interlocutori rispetto al progetto del nuovo Polo Young. Loro la usano e la valorizzano, e a loro restituiremo la struttura nuova, e non possiamo permetterci errori o approssimazioni nella realizzazione di un luogo che dovrà essere in grado di rispondere al meglio a tutte le esigenze di questi soggetti. E infatti abbiamo già accolto e inserito nel progetto molte delle loro richieste e proposte.

Conclusa la fase di interlocuzione con le società sportive, incontrerò anche gli altri soggetti. Ma non posso accoglierli prima, perché significherebbe non riconoscere il lavoro enorme che esse hanno fatto negli anni. Questo è il mio metodo di lavoro. La porta è aperta a tutti, ma le priorità vanno rispettate.

Salvador liquida poi i campi sul tetto come una bizzarria. Anche in questo caso si sbaglia.

Attualmente abbiamo tre campi da basket sulla piastra esterna e uno all’interno, con spogliatoio. Con il Polo Young avremo un campo aperto ma coperto, da poter usare in caso di pioggia o di troppo sole, contornato da spazi di attesa accoglienti, e tre nuovi campi sul tetto liberamente fruibili, con dimensioni adeguate al basket e calcetto. All’interno avremo non più un campo bensì due campi da basket, uno per allenamento e uno per le partite, con spogliatoi e spazio per il pubblico. Quindi oggi abbiamo in tutto quattro campi di cui tre esterni, domani ne avremo sei, di cui quattro esterni.

Infine, riguardo agli alberi che verranno sacrificati, è evidente e non dovrebbe essere necessario spiegare che si tratta di una scelta dolorosa per tutta l’Amministrazione comunale.

Ma chi governa è chiamato a fare delle scelte. E dal mio punto di vista, sono convinto che la scelta da fare sia quella di investire sui giovani, che sono il futuro della città, dando loro una struttura nuova, di cui essere fieri, in cui le società sportive possano esprimere al meglio tutto il potenziale che hanno.

Il Polo Young è un investimento sullo sport, sui giovani che – come ci dicono i numeri – negli ultimi anni tendono ad allontanarsi dal mondo sportivo. Ha un valore sociale quindi, ed è un invito ai ragazzi a fare sport. E vogliamo fare in modo che il sacrificio degli alberi, che peraltro verranno ripiantati in egual numero almeno, sia un sacrificio che è valsa la pena fare. Stiamo sacrificando i tigli, ma facciamo un grande investimento sui ragazzi, sullo sport, sulla salute, sulle famiglie e sulla comunità. E alla fine il patrimonio arboreo sarà completamente reintegrato.

Parlando ancora di verde – poiché su questo, anziché sullo sport, si è concentrata la gran parte del dibattito – teniamo anche in considerazione che il Polo Young, diversamente dall’Ex Fiera, si troverà all’interno di uno spazio pensato – questo sì – per essere un parco vero e proprio: sarà immerso nel verde e contornato da alberi ad alto fusto. Senza più veicoli che lo attraversano e auto che attendono in doppia fila, spesso con il motore acceso, come accade ora. L’intera area, da questo punto di vista, sarà messa in sicurezza.

Concludo questa mia doverosa riflessione rivolgendomi a Marco Salvador. Mi spiace vedere come le sue prese di posizione siano dettate da false opportunità. Le inutili preoccupazioni che manifesta non sono tanto per quello che la attuale Amministrazione sta facendo, ma soprattutto conseguenza dell’isolamento che lui sta vivendo all’interno del Consiglio comunale rispetto ai suoi colleghi di opposizione. Ciò lo porta a cercare costantemente visibilità, anche tramite lo scontro diretto con il sottoscritto, con il pretesto delle polemiche sui tigli e sullo sport.

Ma non è questo il modo di essere propositivo per la città. Inoltre, se posso permettermi di dargli un consiglio, gli suggerisco di trovare il tempo e il modo di informarsi a fondo sulle cose prima di fare accuse e dichiarazioni come quelle degli ultimi giorni, che non trovano alcun riscontro nella realtà dei fatti.»

Walter De Bortoli
Assessore allo sport
del Comune di Pordenone






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 25-08-2023 alle 15:49 sul giornale del 26 agosto 2023 - 10 letture

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